“Aiutatemi!”: Stop-motion e violenza sulle donne

        Questa ragazza si è scattata una foto al giorno per un anno. Tra una foto e l’altra poco a poco la sua faccia diventa sempre più triste, inizialmente si tratta solo dell’espressione poi incominciano a vedersi lividi e ferite. Alla fine il suo appello Aiutatemi!. Stop alla violenza sulle donne!

        E’ sicuramente un argomento del quale si parla spesso, ma se lo si fa è perché ci sono ancora animali (sì, animali, sicuramente non possono essere definite persone Ndr.) che picchiano le donne.

        Perché ho voluto fare un articolo su questo argomento? Perché sono incappato in un video in stop-motion che mi ha molto colpito. Avevo già visto numerosi video di barbe che crescono, pance che crescono e numerosissime persone che per anni si sono scattate una foto al giorno per vedere come il fisico cambia con il tempo, mai però mi ero imbattuto nel video di una ragazza che usa questo tipo di tecnica fotografica come denuncia. Denuncia verso gli animali, appunto.
        Ha scattato degli autoritratti per un anno, si vede il suo viso cambiare e dopo poco comparire i primi lividi, creati dal compagno che l’ha picchiata, per poi arrivare ad essere pesantemente ferita.
        L’ultimo frame del video ritrae lei con un cartello in mano “pomozite mi! ne znam da li cu docekati sutra” che tradotto dal serbo dovrebbe voler dire “Aiutatemi! Non so se domani potrò ancora farlo!” riferendosi agli autoscatti. Ecco il video:

        Non so se la storia di questa ragazza sia vera o finta, ma la cosa che conta è il messaggio che vuole dare, la denuncia, cercando nella rete ho trovato statistiche che mi hanno lasciato a bocca aperta, negativamente parlando:

        E’ una delle guerre più difficili da vincere. I problemi dentro le quattro mura domestiche.
        Vorrei segnalare anche noino “Uomini contro la violenza sulle donne” e il numero verde da chiamare nel caso si ci trovasse in questa bruttissima situazione 1522.

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