Ero già da tempo iscritto a Tumblr, una delle piattaforme di microblogging più famose della rete, ma non l’avevo mai usato con la testa.
Cosa mi ha portato a rivalutare questa piattaforma? Qualche giorno fa ho notato che qualche mia foto della serie Underwater era stata pubblicata su Tumblr suscitando un discreto interesse, in meno di due ore più di 1700 persone avevano condiviso le mie foto nel loro blog. Come è facile intuire la cosa mi ha sorpreso e ho voluto approfondire l’argomento.
Tumblr è come mentalità simile a Twitter, ma con priorità totalmente opposte: Se usi Twitter non vedi altro che cinguettii di 140 caratteri, solo testo, vuoi vedere l’immagine allegata? Devi espandere il post. Tumblr è l’esatto contrario, molto spesso un post è composto solo da una o più immagini, i testi sono pochi soprattutto perché gli strumenti messi a disposizione per la scrittura lasciano abbastanza a desiderare.
Se sei qualcuno che ha a che fare con il mondo della fotografia, o semplicemente ti piace guardare buone immagini/disegni/illustrazioni allora Tumblr è una piattaforma che fa per te.
Proprio perché tumblr punta tutto sulle immagini è lo strumento perfetto per l’autopromozione di chi fa della produzione di immagini la propria vita e il proprio business.
Il mio esempio è il più classico, un utente che si registra, apre il suo blog su Tumblr, e lo collega a qualche altro social network, così da essere attivo anche li, senza fatica.
Personalmente dopo aver aperto il mio microblog lo avevo collegato a:
In questa maniera il mio microblog era aggiornato in continuazione, un utente super attivo all’apparenza. Nulla di più sbagliato.
Tumblr è un social network a se, ha un cervello a se e come tutti gli altri social network va capiti.
Su Tumblr molto, molto difficilmente avrai successo se vivi di eco e non di contenuti reali e ancora meglio creati da te. Per avere successo devi essere realmente attivo, non basta che pubblichi contenuti, devi anche seguire gli altri utenti, in maniera tanto sottile quanto importante si creano dei legami. Se l’utente medio capisce che sei li solo per pubblicizzarti verrai facilmente boicottato.
Devi creare contenuti interessanti, non pubblicare te stesso in maniera gratuita.
Su Tumblr non segui le persone, segui un argomento del quale parlano queste persone.
Non ha totalmente senso avere un microblog dove pubblicare qualsiasi cosa senza distinzione, bisogna riuscire a creare una propria etichetta, chi vede per la prima volta il blog deve poter dire ok, qui si parla di *. In questa maniera chiunque sarà interessato di * sarà anche interessato a seguire quel blog. I microblog che parlano di tutto e niente non importano a nessuno.
Perché dovrebbe interessarmi la foto della tua serata in discoteca se ho scelto di seguire il tuo microblog dove pensavo pubblicassi solo tuoi lavori professionali?
1 microblog = 1 argomento.
Vuoi parlare di più argomenti? Tumblr da la possibilità di aprire più blog per ogni account.
Come è facile intuire i microblog che hanno successo sono quelli che parlano di un argomento specifico. Tumblr non ha limiti, non c’è il problema della censura come su Facebook.
Vuoi avere un blog che riguardi solo le foto di nudo? Puoi farlo senza problemi e probabilmente avrai anche un bel successo, se le foto sono di qualità.
Non tutti sono interessati o hanno la possibilità di creare un blog che contenga solo contenuti creati da se stessi, un’altra tipologia di blog che hanno un buon successo sono quelli che si dedicano al solo reblog, cioè ri-pubblicare contenuti creati da altri utenti.
Generalmente questo tipo di blog possono essere un po’ più vari riguardo gli argomenti, ma è chiaro che se faccio otto reblog di belle fotografie non ha senso che ne faccia due che parlino di politica, bisogna mantenere una certa coerenza.
Personalmente ho scelto di parlare di tre cose:
Quindi ho creato tre microblog, rispettivamente: