Quanto sono veri i reportage di guerra? [video/foto]

        Il reportage di guerra, usato fin dalla nascita della fotografia per documentare quello che accadeva al fronte. Vediamo ogni giorno foto di questo tipo, ma quante sono vere? Quante sono manipolate? Quante sono recitate? Ci comunicano quello che è successo o quello che una rivista vuole venderci?

        Non sono nè il primo nè l’ultimo a parlare di verità dell’informazione, le mie non vogliono che essere riflessioni personali su questo argomento. Vivendo nel mondo della fotografia e dell’immagine sono più propenso a smontare un’immagine quando la vedo, è una cosa normale, se io spesso mento con la fotografia perché non potrebbero farlo anche gli altri?

        Se mentire o meno con la fotografia sia lecito è un’altra domanda da un milione di euro ma oggi mi piacerebbe parlare di quanto spesso si diano per vere immagini che di vero hanno ben poco. Un fotografo che si è molto interessato a quest’argomento è Ruben Salvadori, un giovane fotoreporter di guerra che nelle sue prime esperienze si è chiesto se fosse giusto fotografare i guerriglieri o i fotografi e videomaker che gli filmano e ha scelto la seconda possibilità.

        Con la serie Photojournalism Behind the Scenes ha appunto messo in risalto tutti gli addetti ai lavori e non i fotografati. Questo suo video racchiude molto bene il lavoro che ha voluto fare.

        La domanda che ci si chiede e richiede da anni è Ma i soggetti avrebbero compiuto le stesse azioni se non ci fossero state le telecamere e le macchine fotografiche a riprenderli? 
        Basti pensare alla celeberrima foto di Eddie Adams dove un generale sta sparando in testa ad un Viet Cong dopo che lui ha ucciso un’intera famiglia. Se il fotografo non ci fosse stato il generale avrebbe sparato lo stesso oppure avrebbe solamente arrestato il Viet?

        Eddie Adams - Viet Cong

        Fra le foto più criticate della storia c’è ovviamente quella del Miliziano colpito a morte di Robert Capa. Il fotografo ha scattato esattamente mentre il soldato viene colpito a morte, ma com’è possibile che ci sia quasi un intero rullino di questa stessa morte? Probabilmente era tutta una messa in scena, ma Capa non ha mai voluto parlarne.

        Morte di un soldato miliziano di Robert Capa

        Ma il reale motivo per il quale ho voluto scrivere queste righe è perché oggi ho visto un video che potrebbe aprire gli occhi a molti. E’ un video di denuncia verso i Fake Media, quante sono le fotografie e video pubblicati da giornali e televisioni spudoratamente falsi? Questo video è stato fatto per dimostrare quanto sia facile creare situazioni verosimili, che siamo abituati a vedere sulle pagine dei giornali, in maniera del tutto organizzata, una messa in scena appunto.

        Con questo non voglio assolutamente dire che tutto il reportage di guerra è un falso, ci sono presone che rischiano, e ahimè a volte perdono, la vita per informare il resto del mondo, ma dobbiamo imparare ad essere più oggettivi, non dare sempre tutto per vero ed essere più critici senza berci tutto quello che vediamo.

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